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Lungo penare, poi lo “Swiss market index” si salva. “Dow Jones”, altro picco

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.15) Nuovi “record” si stampano in serie nella tipografia di Wall Street, d’altro genere invero l’umore nell’Europa borsistica che, questioni d’Oltreatlantico a parte, si è fatta e si è lasciata anche oggi condizionare da elementi esogeni risentendo peraltro di qualche semestrale non all’altezza delle aspettative. Tutta in apnea la seduta a Zurigo, pur nel recupero da perdite anche consistenti sino ad un “meno 0.15” per cento sul listino primario, determinandosi quindi il rientro dello “Swiss market index” a quota 12’260.93 punti all’ultimo riscontro. Battistrada i titoli “Kühne+Nagel international Sa” e “Geberit Ag” con margini utili pari all’1.17 ed all’1.45 per cento rispettivamente; uno scoglio nell’oceano della mediocrità, stanti le depressioni nell’area degli assicurativi (“Zürich insurance group Ag” e “Swiss Re Ag”, meno 0.94 e meno 1.35 per cento rispettivamente). “Dksh holding Ag” dominante (più 7.98 per cento) nell’allargato, per l’appunto sulla spinta di una semestrale coraggiosa. Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.39; Ftse-Mib a Milano, meno 0.01; Ftse-100 a Londra, meno 0.22: Cac-40 a Parigi, meno 0.69; Ibex-35 a Madrid, meno 0.37. Di tutt’altro segno i messaggi da New York, dove il “Dow Jones” va ad aggiornarsi su nuovi picchi con progresso pari all’1.85 per cento (meno sostanziosi i guadagni secondo gli altri indici di riferimento: S&P-500, più 0.64; Nasdaq, più 0.20), Cambi: 97.41 centesimi di franco per un euro; 89.38 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin sul controvalore teorico di 57’738 franchi circa per unità.