Home CRONACA Ecoterroristi paralizzano la A2 al San Gottardo: fermati, identificati, rilasciati

Ecoterroristi paralizzano la A2 al San Gottardo: fermati, identificati, rilasciati

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 22.55) Sette ecoterroristi – età comprese fra i 19 ed i 64 anni – atteggiantisi a difensori dell’umanità nel nome del clima sono stati fermati da agenti della Polcantonale urana in séguito all’occupazione del sedime della A2, intorno alle ore 10.05 di oggi, sulla rampa che conduce al portale nord della galleria del San Gottardo, e meglio a poche centinaia di metri dall’imbocco del “tunnel” stesso ovvero in corrispondenza dello svincolo da Göschenen-Casinotta. Il gruppetto – per intero composto da affiliati all’organizzazione “Renovate Switzerland”, simile per ambizioni e per tipologia di azioni all’italiana “Ultima generazione” i cui membri, negli ultimi mesi, si sono resi responsabili di vari attentati al patrimonio artistico – è riuscito ad immettersi sulla carreggiata con azione fulminea ed a traffico in lento ma regolare scorrimento; ad uno ad uno i manifestanti si sono seduti sull’asfalto, cinque incollandosi ad esso e due restando di picchetto, impedendo pertanto il passaggio dei veicoli – anche con il dispiegamento di striscioni autoreferenziali – e costituendo motivo di rischio per l’incolumità altrui.

Non vi sono stati né feriti né contusi solo grazie alla perizia degli automobilisti trovatisi più immediatamente a ridosso dei sette ecoterroristi, nel frattempo identificatisi sulle reti sociali con nomi e cognomi ovvero Karuna Babajee (19 anni, studentessa), Moritz Bischof (24 anni, studente), Tom Jeannin (20 anni, studente), Antoine Mayerat (64 anni, osteopata), Daria Wüst (24 anni, microbiologa), Eric Ducrey (47 anni, macchinista) e Gilbert Rossier (47 anni, insegnante di educazione fisica). Alcuni conducenti hanno tentato di ripristinare l’ordine scendendo dalle auto e cercando il dialogo, ma senza esito; con il passare dei minuti il grado di tensione si è alzato a causa dell’atteggiamento di aperta sfida tenuto dai manifestanti e da alcuni loro sodali giunti a documentare l’azione con foto, filmati ed interviste. Infine l’intervento degli agenti, apparsi sin troppo cortesi e pazienti ma in ultimo riusciti a liberare le corsie di marcia. A distanza di alcune ore, previe identificazione e contestazione degli addebiti, tutti i soggetti autori dell’azione illegale sono stati autorizzati a lasciare il posto di polizia.