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Dongo (Como), annegò per salvare il figlio. Recuperato il corpo

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Recuperato dalle acque del Lario, nel pomeriggio di ieri ovvero giovedì 25 luglio, il cadavere del 51enne germanico che alle ore 14.00 circa di martedì si era tuffato da un natante per salvare il figlio 12enne trovatosi in difficoltà durante una nuotata; il ragazzo era stato poi individuato ed issato a bordo dagli occupanti di un’altra imbarcazione, mentre dell’uomo – Tim Frädrich, abitante ad Uslar (Land Bassa Sassonia), “manager”, in vacanza con la famiglia – non era riemerso. L’individuazione del corpo, che si trovava alla profondità di 203 metri nel tratto compreso tra Dongo (Como) e Colico frazione Piona (Lecco), è stata resa possibile dall’utilizzo di un “robot” gestito a distanza da specialisti dei Vigili del fuoco. Alle ricerche hanno cooperato effettivi di Arma dei Carabinieri, Guardia costiera, Guardia di finanza e Guardia costiera ausiliaria, anche con il supporto di mezzi aerei. Assistenza psicologica è stata prestata sia alla 50enne consorte della vittima sia ai due figli.