(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.46) Il calo del tasso di casi riscontrati sui tamponi di un giorno, e quale ultimo riferimento fornito stamane vale martedì 20 aprile con un’incidenza del sei per cento su 656 “test” sottoposti a controllo in laboratorio, non è sufficiente per conferire prospettive migliori alla lotta del Ticino contro il “Coronavirus”. Nel transito da ieri ad oggi compare infatti un’altra vittima, la 25.a nel corso della terza ondata cioè da nove settimane esatte a questa parte, la 983.a dall’inizio della pandemia; in ascesa anche il numero dei ricoverati, 95 di cui 17 in reparti di terapia intensiva e per buona quota sotto ventilazione assistita, per effetto di 10 ingressi in strutture nosocomiali a fronte di otto fogli di dimissioni firmati. 445 le persone in regime di isolamento ad evidenze di lunedì scorso, 659 quelle in quarantena. Secondo indicazioni provenienti dall’Ufficio federale sanità pubblica, ma su fotografia risalente a lunedì 5 aprile, il tasso di riproduzione Rt (contagi causati da soggetto contagiato) è in ascesa al valore di 1.01. In 24 ore da ieri all’alba di oggi, 62 i nuovi positivi per effettivi 31’765 casi dal febbraio 2020; a titolo di riscontro, i casi nella terza ondata sono ora 3’576 (per l’appunto con 25 decessi), essendo stata dunque superata la già drammatica cifra della prima ondata (3’531, con 350 morti). Costante al dato di una persona positiva il riscontro dal sistema delle residenze per anziani. Al 9.0 per cento l’evidenza dei vaccinati con doppia dose.