All’utilizzo dei “plexiglass” davanti alle rispettive postazioni avevano già fatto il callo; all’indossare mascherine in spazio chiuso si erano adeguati. Non immaginavano, i membri della Commissione granconsiliare giustizia-diritti, che il 2021 avrebbe riservato una sorpresa: oggi, all’atto del ritrovarsi e con disponibilità degli spazi dell’aula in cui si riunisce per solito il Legislativo in quel di Bellinzona, frécc canàja causa impianto di riscaldamento non funzionante. Nel far buon viso a cattiva sorte, anche perché alternative all’interno o all’esterno non c’erano (bei tempi quelli in cui ci si infilava al “Bar Incontro”, tavolate “bi-” e “tri-” e “multi-partisan”), c’è chi ha provato ad azzardare ipotesi dal reale al fantasioso all’ironico. Pagata o non pagata la fornitura della nafta? O un modo per far abbreviare i tempi dei lavori? O forse nessuno aspettava gli onorevoli granconsiglieri a palazzo? In immagine, il granconsigliere Fiorenzo Dadò con una parte dell’aula del Legislativo cantonale.