Viabilità, la nostra quotidianità. E la nostra croce, quando su un tratto stradale venga aperto un cantiere: perché la carreggiata è più stretta, perché c’è l’agente di sicurezza privata in presidio, perché c’è il semaforo a tempi da interpretarsi, perché et cetera et cetera. A Bellinzona lato Galbisio, tuttavia, siamo giunti almeno alla versione 3.0 delle complicazioni: deviazioni e regole non su un pannello a piena vista, ma su foglietti appiccicati al cartello indicatore, sicché l’automobilista dovrebbe quantomeno fermarsi, uscire dall’abitacolo, leggere, memorizzare, risalire ed andare. A men che lì di fianco sia posto un gabbiotto con addetto alla distribuzione di opportuni strumenti per la visione secondo canoni ordinari…