Tra coloro che con entusiasmo frenetico avevano portato un “endorsement” a Kamala Harris nella corsa alla presidenza Usa c’è anche Taylor Alison Swift, cantautrice in area country-pop e donna-immagine per eccellenza (se qualcosa valgono i “follower” su “Instagram”, la non ancora 35enne ne ha circa 286 milioni). Fra i brani che hanno reso celebre Taylor Swift figura “Look what you made me do”, cioè “Guarda un po’ quel che mi hai fatto fare”, inconsapevolmente ì’0concepita all’indirizzo del consigliori che l’ha poi spinta a sostenere una candidata perdente. Ridondante è poi, nelle canzoni, il richiamo alle scelte infelici, soprattutto in materia di uomini; come in “Long story short” (“Per farla breve”), dove semplicemente il tizio incontrato era “the wrong guy”, cioè il ragazzo sbagliato. Suggerimento di titolo e testo per la prossima canzone: in facile adattamento di “Long story short”, “she was the wrong chick”. Ah, no: meglio “girl”, ché “chick” è già termine passato nel campo del politicamente scorretto…