Chissà in quale modo sarebbe finita, quella rissa vicino ad un “fast-food” di via Caio Plinio Secondo a Como, se ad interromperla non fossero giunti militari dell’Esercito italiano e se a sedarla definitivamente non fossero stati agenti della Polizia di Stato chiamati a supporto: fra i tre extracomunitari che stavano litigando per motivi loro, infatti, uno portava in tasca la solita lama che spunta all’improvviso e che causa danni, nella natura e nelle dimensioni d’un coltello dalla lunghezza di 15 centimetri e con lama lunga sette. Ad avvenuto accertamento dell’identità, e ce n’è voluta perché il tizio si è rivelato essere un 22enne egiziano abituale spacciatore di “alias” oltre che clandestino su suolo italiano e privo di fissa dimora, la denuncia per possesso illegale di armi e l’emissione di un ordine di allontanamento; altri provvedimenti seguiranno stanti i pregressi reati contro la persona, le constatate infrazioni alle norme sull’immigrazione e le parimenti emerse inottemperanze a decisioni dell’autorità. In immagine, l’arma sequestrata.