Si può buttar via l’inerzia, il buon tono emotivo e financo i favori di Eupalla in un sol colpo, autodetronizzandosi da una potenziale piazza d’onore solitaria, o almeno nella forma dell’appartamento in multiproprietà, ad un quarto posto che al momento non offre nemmeno garanzia aritmetica della permanenza nella categoria? Si può; ci è splendidamente riuscito il Lugano pedatorio in massima serie, oggi a Cornaredo sua casa, facendosi sorprendere dal Servette in un caso che più caso non poteva essere e che al minuto otto ha condizionato l’intera partita. Fatterello: alleggerimento del portiere Sebastian Osigwe, palla troppo lenta e tale da consentire un invero legittimo atto predatorio da parte di Miroslav Stevanovic semipuntero svariante sull’ala, Fabio Daprelà prova a far da tampone ed invece stende l’avversario in area, causa il rigore e si fa espellere con rosso diretto; sul dischetto Théo Valls, rincorsa a tre passi e mezzo e fiondata mancina ad incrocio, ijl portiere intuisce e sfiora ma non deflette.
Basterà questo per fissare lo 0-1 finale, ad onta di reiterati tentativi specialmente dai piedi di Oliver Custodio (piazzatone dai 17 metri, facile presa a due mani da parte di Jérémy Frick, 33.o) e Sandi Lovric (destro al volo, deviazione tra mani e polsi, 56.o) ed ancora dalla testa di Miroslav Covilo (pensate a quegli sferici transeunti che non sono né “cross” né tiro; ecco, una sperindiata del genere, 67.o); zero fortuna, sempre per Miroslav Covilo, pallone dalla destra a spiovente sul limite dell’area piccola, aggancio prodigiosamente riuscito, controllo volante e persino il secondo tocco con punta di scarpino, e stavolta la presa è un colpo di lusso da tavolo sbancato al casinò. E possiamo anche dirvi che a tempo scaduto viene pronunciato un distico esiziale: 91.o, colpo di testa e parata (buffonesca, obiettivo il furto di qualche secondo); 93.o, colpo di testa in smorzata che diventa spizzo morbido, ma un compagno non ci arriva. Sulle note di “Losa sreca”, si direbbe, con testo e musica di Violeta Miljkovic che di Miroslav Covilo è connazionale.
Finisce così, ed il Lugano slitta fuori dal podio, ed al secondo posto si ritrova una squadra – il Servette – che porta un “meno sette” come differenza-reti. Roba da matti, roba da calcio svizzero d’oggidì, potendosi del resto rilevare che lo Youngboys campione viaggia con margine di 28 punti sulle più immediate inseguitrici.
I risultati – San Gallo-Vaduz 1-0 (ieri); Losanna-Basilea 3-3 (ieri); Youngboys-Sion 2-1 (oggi); Lucerna-Zurigo 3-1 (oggi); Lugano-Servette 0-1 (oggi).
La classifica – Youngboys 72 punti; Basilea, Servette 44; Lugano 43; Losanna 41; Lucerna 39; San Gallo 37; Zurigo 35; Vaduz 33; Sion 30.