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Calcio Dna / Fermato lo Youngboys, il Lugano torna a sorridere

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Del Lugano pedatorio in Divisione nazionale A due cose danno fastidio: qualche atteggiamento supponente da parte di vari giocatori, ed il fatto che durante questa stagione sono stati buttati al vento non pochi punti contro avversari diretti per gli obiettivi minimi, che sono poi quelli da tenersi sempre d’occhio. Si comprenda allora quanto irritante, al di là della bellezza e dell’utilità del risultato, sia il 2-1 imposto oggi allo Youngboys capolista, sceso in Ticino con non recondita ambizione di piazzare lo strappo per una fuga solitaria e, meglio ancora, per staccare in modo definitivo quel Basilea che a rigor di logica sarebbe naturale antagonista dei bernesi, ed invece arranca a distanza di cinque lunghezze (che stasera sarebbero potute essere otto, per dire). Per portare a casa il successo pieno sono serviti ingredienti di vario genere: un modulo 4-1-4-1 dichiarato ma per buona parte del tempo non rispettato; un vantaggio trovato in modo piuttosto casuale, minuto 17, Filip Holender a bersaglio con uno dei tre tiri effettivi da cui sarà caratterizzata la prova dei bianconeri; il raddoppio all’84.o grazie ad Alexander Gerndt, che quattro minuti più tardi troverà tuttavia il modo di farsi espellere; un congruo numero di azioni fallose (20 contro nove) perché laddove non basta la tecnica bisogna sopperire in qualche altro modo, soprattutto ora che la squadra ansima nelle retrovie della graduatoria; la resistenza finale, dopo aver subito il 2-1 (90.o, Samuel Ballet), soprattutto nello sventare qualche spiovente da palla inattiva. Ma si aggiunga, e gli oltre 3’100 sugli spalti di Cornaredo potranno confermare, che ‘sto Youngboys è incorso negli stessi errori che per solito – ed a ragione veduta – imputiamo proprio al Lugano: supponenza, il 4-4-2 destinato a cascare più d’una volta in fuorigioco (tre episodi avrebbero potuto recare diverso esito), ed un mirino mal collimato. Amen, problemi loro; nel frattempo Angelo Renzetti promette di mettere a posto qualcosa là davanti, e l’uomo designato è Rangelo Janga, un quasi 28enne con passaporto dei Paesi Bassi e di Curaçao, nato a Rotterdam, 192 centimetri per 83 centimetri, in arrivo domani dall’Astana (Kazakistan).

I risultati – Basilea-Thun 0-1 (ieri); Sion-NeucâtelXamaxSerrières 1-2 (ieri); Lugano-Youngboys 2-1 (oggi); Lucerna-San Gallo 1-0 (oggi); Servette-Zurigo 4-1 (oggi).

La classifica – San Gallo, Youngboys 44 punti; Basilea 39; Servette 36; Zurigo 31; Lucerna 30; Lugano 25; Sion 22; NeuchâtelXamaxSerrières, Thun 18.