Home NEWS IN HOME Calcio Dna / Dalla Martinica una gazzella per il Lugano che si...

Calcio Dna / Dalla Martinica una gazzella per il Lugano che si ridisegna

0
7

Andandosi a ritroso, il primo tizio che porta un pezzo del suo cognome è idolo calcistico della Martinica, Antille francesi, uno dei cinque Dipartimenti d’oltremare di Marianna, piena Unione europea a picco sopra il Venezuela ed a distanza di 6’872 chilometri da Parigi; e capirete che, se quelli sono i parametri dimensionali, può anche succedere che il signor Kévin Parsemain sia stato artista eupallico in quattro Continenti, dalla Francia agli Stati Uniti, dal Congo alla Thailandia, firmando caterve di goal e godendo di una carriera ventennale. Ma anche il secondo tizio che porta un pezzo del suo cognome è considerato eroe pedatorio in Martinica ed in Francia, a Calais ed a Bourges soprattutto, sicché ad 80 anni e rotti Georges Duville fu insignito della massima onorificenza cittadina proprio a Bourges, benché l’ultima sua partita ufficiale risalisse al 1973, cioè quasi mezzo secolo prima. Se tanto ci dà tanto, auguri di diuturna e prospera carriera al doppiamente cognonimo Alexandre Duville-Parsemain, 22 anni, centravanti torreggiante (188 centimetri dichiarati; facciamo 185 reali e ci va bene così) dall’odierno ingaggio in casa Lugano per la stagione 2025-2026 in massima serie e quanto più possibile in contesto europeo: il ragazzone, che atleticamente parlandosi è una sorta di gazzella da area, ha firmato un triennale, nel “curriculum” non ha moltissimo ma gode di letteratura favorevole, essendo prodotto del settore giovanile del Nizza ed avendo svariato tra seconda e prima squadra del Digione, in terza serie nazionale, con 31 presenze e 10 goal più due presenze (effettivi 54 minuti giocati) ed un goal in Coppa di Francia. Dicono che abbia carattere e, a volte, un filo di caratterino; bon, se è per questo la compagnia non mancherà.

Una scommessa, Alexandre Duville-Parsemain, ma di quelle che corrono; e la voglia di correre, nel calcio, è come l’altezza nel basket, cioè una materia che nessun allenatore può insegnare. Al neoacquisto il tempo e l’occasione per far sì che la storia (personale) non muoia prima d’aver fatto la storia, come dice un poeta e scrittore nato dalle sue parti, anch’egli onorato e venerato. Si chiama Roger, quel poeta, ed ovviamente ai Servizi demografici risulta come Parsemain…