Chi voglia inventarsi una tesi consolatoria si consideri servito: dopo quattro passi falsi consecutivi in campionato, dopo l’eliminazione (ai 16.i di finale, e per mano di una squadra di seconda serie…) in Coppa Svizzera e dopo il “kappaò” a Copenaghen nell’esordio in Europa league, persino un micragnoso punticino raccattato in casa contro il Lucerna rende accettabile la prima domenica in odor d’autunno dalle parti di Cornaredo. Aggiungiamo, toh, che la squadra si è levata per il momento dalla melma di fondograduatoria. Nel caso del Lugano pedatorio, perché di questo stiamo parlando, a questo punto tutto il bene raccontabile è da considerarsi raccontato: lacrimevole il tabellino, che ci dice di un solo tiro (u-n-o) nello specchio della porta avversaria, e caragrazia che è quello della rete siglata da Carlos Alberto de Souza “Carlinhos” júnior al minuto numero quattro. Poi il nulla cosmico, a parità di gestione della palla (50 per cento per parte), e delle cinque conclusioni ospiti di cui tre parate da Noam Baumann, una neutralizzata dalla difesa ed una, purtroppo, foriera dell’1-1 – poi risultato del confronto – al 28.o, decisivo Francesco Margiotta. Sterili i calci piazzati, sterili i calci d’angolo (10…), precisione sempre latente; parecchi, fra i 3’112 spettatori, avranno pensato che in altro e miglior modo sarebbe stato possibile l’impegno d’un pomeriggio festivo. Gli altri risultati: NeuchâtelXamaxSerrières-Sion 1-3 (ieri); San Gallo-Servette 3-1 (ieri); Youngboys-Basilea 1-1 (oggi); Zurigo-Thun 2-0 (oggi). La classifica: Basilea, Sion 16 punti; Youngboys 15; San Gallo 10; Servette 9; Zurigo 8; Lucerna 6; Thun, Lugano 5; NeuchâtelXamaxSerrières 4.