Home CRONACA Bioggio resta senza sindaco: Eolo Alberti sospeso dall’autorità di governo

Bioggio resta senza sindaco: Eolo Alberti sospeso dall’autorità di governo

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Si trova in carcere per ipotesi di reato quali appropriazione indebita ed amministrazione infedele aggravata, tutti lo sanno sia nelle istituzioni sia al di fuori di esse e dal piano giuridico la sua vicenda si è rapidamente spostata fuori dalla cronaca secca per invadere il campo della politica, sulla falsariga del “Chi era al corrente, e di che cosa, e da chi”, et cetera. Al momento contano solo i fatti e le loro attestazioni, ed una notizia arriva oggi: a sintesi di elementi già acquisiti nel corso dell’ultima settimana, Eolo Tiziano Alberti è stato sospeso oggi dalla carica di membro del Municipio di Bioggio, carica da lui rappresentata in condizione apicale ovvero dalla poltrona di sindaco. La conduzione del collegio è pertanto affidata al vicesindaco. Lo stesso Eolo Alberti, al quale sono mossi addebiti in àmbito privato (ruolo in una o più società di fornitura di prestazioni nel comparto medico) e dunque non pertinenti alla funzione pubblica assunta, aveva formulato al Consiglio di Stato – che dell’esistenza di un’inchiesta era stato reso edotto dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli – una richiesta esplicita al fine di essere sospeso dalle funzioni, stante “la pendenza dell’esposta istruzione penale”, e ciò sin da venerdì 16 agosto. Già alle ore 12.00 di martedì 13 agosto era peraltro stata confermata in modo autonomo – e con redistribuzione provvisoria delle competenze normalmente esercitate dal sindaco agli altri membri dell’Esecutivo – l’operatività del Municipio di Bioggio.

Doverose osservazioni, anch’esse non opinabili e non suscettibili di dibattito: a) la sospensione delle funzioni rientra tra le facoltà del Governo laddove un membro di un Municipio sia perseguito per crimini o per delitti contrari alla dignità della carica; b) trattasi di facoltà e non di obblighi; c) la sospensione ha natura “essenzialmente cautelare”, con lo scopo “di proteggere gli interessi del Comune e la dignità della carica” dai “pregiudizi che possono derivare dall’apertura e dalla pendenza di procedimenti penali a carico di membri dell’Esecutivo comunale”; d) non si tratta, dunque, di una sanzione nel senso stretto del termine; e) nel caso di specie, la decisione è stata considerata necessaria “fino al chiarimento definitivo” della situazione per quanto riguarda il versante penale della vicenda, “ciò salvaguardata la presunzione di innocenza” a favore di Eolo Tiziano Alberti medesimo.