Una sorta di taglio del nodo gordiano quello venuto oggi da Giuseppe Conte )nella foto), presidente del Consiglio in carica ovvero capo del Governo della Repubblica italiana, sul progetto della linea ferroviaria Torino-Lione: in una maggioranza formata da Lega e “Movimento Cinquestelle”, la prima favorevole al completamento dell’opera – il cui cantiere è in corso; “Tav” l’impropria denominazione – ed il secondo visceralmente contrario alla prosecuzione dei lavori, un “sì” che spariglia le carte e che potrebbe prefigurare nuovi equilibri di potere in un futuro Esecutivo. Sino ad ora, Giuseppe Conte – ormai al timone da quasi 14 mesi – era parso di orientamento diverso, ad esempio esprimendosi in termini fortemente dubitativi (“Non credo che questa linea serva all’Italia”) ad inizio marzo. Come direbbe Carletto Marx, e mai miglior contesto potrebbe esistere: “Ben scavato, vecchia talpa”.