(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.24) Rosso prevalente nelle Borse europee, dall’inizio alla fine delle odierne contrattazioni, su umori generali per nulla rasserenati sia a causa dei dati che testimoniano un calo dell’“export” dalla Cina sia a causa di dichiarazioni “istituzionali” sulle modalità di contrasto all’inflazione in àmbito europeo. Lo “Swiss market index” a Zurigo, ieri campione continentale con dignitoso progresso, ha accusato al saldo una flessione nell’ordine dell’1.05 per cento a quota 11’348.11 punti circa; in cifra verde i soli titoli “Holcim limited” (più 0.31 per cento) ed “Abb limited” (più 0.29 per cento) oltre ai bancari per centesimi; in resistenza i pesi massimi difensivi, retroguardia formata da “Alcon incorporated” e “Lonza group Ag” (meno 2.37 e meno 2.48 per cento rispettivamente). Proprio poco di raccomandabile nell’allargato; sorprende la reazione negativa (meno 2.10 per cento, dopo cedimento sin oltre le quattro figure) su “Bachem holding Ag” stanti proiezioni oggettivamente non insoddisfacenti pur in un quadro che sarà “impegnativo” (parola di Thomas Meier, presidente del Consiglio di amministrazione) tanto per il 2023 quanto per il 2024. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.20 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.07; Ftse-100 a Londra, meno 0.05; Cac-40 a Parigi, meno 0.08; Ibex-35 a Madrid, più 0.57. A New York, sofferente soprattutto il Nasdaq (meno 1.24). Cambi: 97.26 centesimi di franco per un euro, 90.96 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin di nuovo in discesa al controvalore teorico di 24’125 franchi circa per unità.