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Venerdì da sbandate nelle Borse, Europa e New York di rincorsa a passo di gambero

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.06) Vento di tempesta per l’intera giornata nelle Borse europee, con il corollario di un altro secco cedimento in corso a New York, a testimonianza del disorientamento ormai dominante tra gli operatori che non trovano appigli per fissare nuove soglie di resistenza dopo gli annunci (fine del “quantitative easing”, ovvero dell’acquisto di titoli di Stato, ed avvio della stagione di rialzo dei tassi) venuti dai vertici della “Banca centrale europea” e stante l’odierna, preoccupante novità data dal balzo del tasso di inflazione negli Stati Uniti. Emblematica la seduta a Zurigo, il cui “Swiss market index” non è riuscito a risollevarsi dalla posizione di apertura e via via ha lasciato un’altra mezza figura sul campo, con saldo in perdita pari al 2.10 per cento su quota 11’084.62 punti; intero listino sotto misura, “Nestlé Sa” (meno 0.40) il titolo sopravvivente, retroguardia mal rappresentata ancora da “Credit Suisse group Ag” (meno 5.72) ed “Holcim limited” (meno 4.88). Segni analoghi dall’allargato, con rare eccezioni quali “Kühne & Nagel Ag” (più 1.50) e “Gurit holding Ag” (più 2.14). Così sulle altre piazze: Dax-40 a Parigi, meno 3.08; Ftse-Mib a Milano, meno 5.17; Ftse-100 a Londra, meno 2.12; Cac-40 a Parigi, meno 2.69; Ibex-35 a Madrid, meno 3.68. Wall Street penalizzata fra il 2.38 ed il 3.23 per cento secondo i diversi parametri. Cambi: 103.98 centesimi di franco per un euro, 98.82 centesimi di franco per un dollaro Usa; in calo secco il bitcoin al controvalore teorico di 28’745.13 franchi per unità; in generale al ribasso le cryptovalute.