Home CRONACA Assaggiatori di formaggi, Paolo D’Acqua al rango di “officier”

Assaggiatori di formaggi, Paolo D’Acqua al rango di “officier”

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Prendete un negozio specializzato in soli alimentari di qualità. Meglio: prendete un negozio specializzato in soli formaggi, un’interminabile serie di formaggi, una cascata di formaggi, un diluvio di formaggi, e dite a Paolo D’Âcqua di spiegarveli, di raccontarveli, di illustrarveli, ad uno ad uno: lo farà, e gli chiederete un altro ed un altro appuntamento ancora per scoprire e per capire meglio l’universo che si cela dietro ad un prodotto, alla sua lavorazione, alla sua conservazione ed alla sua collocazione sul piatto o al suo utilizzo in una ricetta. Paolo D’Acqua, 47 anni, in Gordola, nella vita responsabile dell’“Avec” in stazione Ffs a Locarno-Muralto e di tre “Kiosk” del territorio, è da domenica 4 luglio titolare dell’onorificenza di “officier” nella “Confrérie du taste-fromage de France” che, al pari di altre (non molte, invero) associazioni simili, fa capo all’“Accademia delle confraternite della Linguadoca e del Rossiglione”: riconoscimento dall’alto profilo e con buona traccia di esclusività (nessun altro “officier” si trova su suolo elvetico), a tutti gli effetti un’attestazione della professionalità nella conoscenza dei derivati dal latte e dunque della competenza ad operare in varie sedi, non esclusi i concorsi a vari livelli ossia nazionale, europeo e mondiale.

La cerimonia ha avuto luogo al “Relais villa Pomela” in Novi Ligure (provincia di Alessandria, Italia), celebrandosi nell’occasione anche i 67 anni di esistenza di una realtà che da Parigi, nel segno della promozione del formaggio francese attraverso lo… strumento comune a tutti ovvero il gusto, si è irradiata sino a trovare aderenti in ogni angolo del mondo (formidabile, ad esempio, l’interesse suscitato in Giappone; rilevante l’attenzione da Germania e Canada, sorprendente la propaggine in Costa d’Avorio). Ora con sede a Thiais, cittadina del Dipartimento Valle della Marna, nel corso degli anni la confraternita ha accolto oltre 15’000 persone; 500 circa, oggi, i membri attivi, fra cui per l’appunto Paolo D’Acqua proveniente da ruoli di vertice nella grande distribuzione organizzata e che nel giugno 2009, durante un “capitolo di intronizzazione” svoltosi a Torino, era stato introdotto al grado di “chevalier”; cinque in tutto i livelli, dal “compagnon” (chi si occupa o della produzione o dell’affinamento o della vendita) al menzionato “chevalier”, ed a salire ecco l’“officier” ed il “grand officier”; massimo grado è quello del “professionel fromager affineur détaillant”, soli 75 ammessi. Il governo della confraternita spetta ad un “gran maestro” affiancato dai componenti il Gran Consiglio; la “conduzione” nelle singole nazioni, con ciclo a rinnovo quadriennale, è invece affidata ad un “commander”.

Serietà e professionalità i caratteri distintivi, ma con un discreto apporto di ironia: in mutuazione dall’“Honi soit qui mal y pense”, che è poi l’antico motto dell’“Ordine della giarrettiera”, la “Confrérie du taste-fromage de France” poggia su un altrettanto nobile “Honni soit qui sans fromage / prétend à bonne table rendre hommage”… Nelle immagini, Paolo D’Acqua durante la cerimonia di intronizzazione.