Lasciamo da parte le teorie sul possibile e sul non impossibile: nel filotto perfetto – ma di quella perfezione cui non si ambisce – di sconfitte consecutive, quattro su quattro partite di fila con lo 0-2 di stasera a Basilea e saldo di zero goal segnati contro otto subiti, il Lugano pedatorio in massima serie è come quello scrittore infilato da Stephen King nella stanza 1408 di un certo albergo e che passa un’orribile notte tra episodi che gli sembrano allucinazioni ed allucinazioni che gli sembrano fatti e che da lì non riesce a venir fuori, ad onta di ogni suo tentativo. Pensate: un mese fa si parlava di vincere il titolo “degli altri”, alle spalle dello Youngboys inarrivabile mattatore, e di andare difilati a far bella figura in Europa; adesso va già bene che non ci si debba preoccupare di schiantarsi in retrovia, con le ansie che pervadono oggi gli spogliatoi di San Gallo, Vaduz e Sion. Di cronaca, il meno che si debba raccontare nel rispetto del lettore: i goal di Pajtim Kasami al 19.o e di Valentin Stocker al 24.o, al passivo; i due soli tiri piazzati tra i pali della porta renana, all’attivo; una dozzina di conclusioni equamente suddivise tra prossimità dei pali e distanza siderale dai medesimi; condizioni della difesa, non parliamone nemmeno (ma qui esiste la scusante, rotti Akos Kecksés e Mijat Maric, i terzini non si inventano ed i terzini con attitudine all’interdizione nemmeno). Sconfitta, amen, si ripongano i sogni, anche se Angelo Renzetti presidente incomincia a non avere tutti i torti.
I risultati – Basilea-Lugano 2-0 (oggi); Vaduz-Youngboys 0-2 (oggi); Servette-Losanna (domani); Sion-Lucerna (domani); Zurigo-San Gallo (domani).
La classifica – Youngboys 78 punti; Basilea 50; Servette 47; Lucerna 45; Losanna, Lugano 43; Zurigo 39; San Gallo 37; Vaduz 36; Sion 34 (Youngboys, Basilea, Lugano, Vaduz una partita in più).