(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.46) Atto finale della settimana borsistica con segno negativo sulla piazza di Zurigo, laddove lo “Swiss market index”, dopo valido recupero dai minimi di seduta e superamento della linea in ascesa ad inizio pomeriggio, si è poi infilato in una china pericolosa arrestandosi a 9’831.49 punti con perdita pari allo 0.95 per cento ed in presenza di listino primario largamente sotto cifra rossa. Causa primaria della flessione, a rigore di valutazioni generali, è il riacutizzarsi delle tensioni politiche su Hong Kong, dove al pugno di Pechino (minori libertà ai residenti nell’ex-colonia britannica) si contrappongono sia la piazza sia Donald Trump presidente degli Stati Uniti. Penalizzati e penalizzanti, in particolare, “Swiss Re Ag” (meno 3.10) e “Credit Suisse group Ag” (meno 3.96); marcatamente sopra la linea “Swisscom Ag” e “Lonza group Ag” (più 1.42 e più 1.38 per cento rispettivamente); in difesa “Nestlé Sa” e “Givaudan Sa” (più 0.99 e più 0.50). Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, meno 1.65; Ftse-Mib a Milano, meno 0.84; Ftse-100 a Londra, meno 2.29; Cac-40 a Parigi, meno 1.59; Ibex-35 a Madrid, meno 1.77. New York a prevalente segno negativo; unica eccezione dal Nasdaq (più 0.12). Franco svizzero in deprezzamento a 106.6 centesimi per singola unità di euro.