L’avrete notato: forse mai come in questo periodo si sono ribaltati senso, valore e percezione di un concetto o un pensiero corrente. Da qui una nuova rubrica temporanea per… accompagnarci durante il residuo periodo di quarantena da “Coronavirus”, vero e proprio spartiacque nei comportamenti (se non di tutti, almeno della maggior parte di noi). Oh, da prendersi alla leggera, puntata quotidiana dopo puntata quotidiana. Un semplice confronto, via, tra ieri ed oggi.
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2019 – Sulla spesa in Italia: “Mah, sarà capitato due volte o tre, per curiosità, certo che l’offerta su alcuni prodotti è più ampia, ma poi devi calcolare anche il costo della benzina e chi ha voglia di sprecare un pomeriggio del sabato per arrivare all’“Iper” di Varese o all’“Eurospin” di Luino? No, e tra l’altro: sai mai che qualcuno che conosco veda la mia auto nel parcheggio del supermercato, è un attimo il finire sul “Mattino”, capirai la mia posizione, ci manca solo che mi saltino addosso in politica perché spendo i soldi oltre ramina…”.
2020 – Ancora in regime di frontiera chiusa: “Caschi il mondo, e dicano quel che vogliono, ma appena riapre il valico passo in Italia anche solo per comperare un giornale e bacio la terra in dogana…”.