(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.42) Nulla che induca a credere in un effettivo miglioramento della situazione, valendo i decessi quale unico riscontro tangibile, or che a distanza di nemmeno quattro settimane dalla prima vittima in Ticino si è costretti a contabilizzare altri 12 morti in 24 ore, uno ogni due ore come è ormai media quotidiana, sempre per conseguenze da Covid-19. Altri 12 nella lunga lista delle persone che non vedremo più, che non incontreremo più, di cui non udremo più la voce e di cui non conosceremo più la memoria e le esperienze; altri 12, e quindi 177 dal tempo della prima e temuta notizia, quando un caso con esito letale ruppe la barriera tra illusione e reale. 66 i nuovi contagiati, dato effettivo a quota 2’408; solo 26 i dimessi, riscontro reale a 340 unità. Valori poco incoraggianti anche a livello nazionale: 822 casi in più, per un totale di 21’100; almeno 559 le vittime, 2’354 le persone in ospedale; proporzione 61 a 39 tra uomini e donne. Per quanto riguarda i contagiati, primato a Vaud (3’915).