Una vita che è stata avventura, con il carico di onori e di sofferenze, con il tempo della gloria e con quello delle difficoltà. Enrico “Chico” Frigerio, ticinese a tutto tondo con esperienze nel mondo della finanza ed in quello dello sport soprattutto, è deceduto ieri all’età di 76 anni. Celebri i tre titoli nazionali – più due successi in Coppa Svizzera, sempre a metà degli Anni ’70 – conseguiti nel basket, da presidente della Federale Lugano, quando i nomi del territorio erano Alessandro Cedraschi (odierno granconsigliere e presidente dei Lugano Tigers) e Sergio Dell’Acqua e Manuel Raga; grandi le fortune accumulate “ed anche quelle spese”, diceva Enrico Frigerio senza mezzi termini, perché si trattò di quel tipo di presidente che “andava in tasca” di fronte ad esigenze ed opportunità. Amico di tanti (tra questi, l’attore Renato Pozzetto ed il pilota Gianclaudio “Clay” Regazzoni) ma non di tutti, e questa fu una sua buona regola. Clamorosa fu però l’irruzione in cronaca, nel settembre 2007, con un arresto avvenuto a New York su mandato di cattura risalente a 23 anni prima – l’atto, per quel che si capì, non era mai pervenuto al destinatario – con accuse pesantissime legate ad estorsioni e traffico di droga; addebiti che finirono in nulla, non essendo le autorità statunitensi in grado di provare alcunché, ma che costarono ad Enrico Frigerio una detenzione per quasi tre mesi (e trionfale fu il rientro in Ticino, con autentici comitati di accoglienza costituitisi per i festeggiamenti). Negli ultimi anni, tanta passione riversata sulla cucina e, quindi, sul mondo della ristorazione.