“Istituto elvetico” in Lugano quale sede di presentazione, la scorsa settimana, per la scherma paralimpica, disciplina proposta nell’occasione dai membri del gruppo “InSuperAbili” sotto egida della “Lugano scherma” e con il sostegno dell’ “Associazione svizzera paraplegici”. Presente anche Roberto Badaracco municipale di Lugano, istruttori e specialisti hanno avuto modo di evidenziare sia l’aspetto altamente competitivo della disciplina (“È veloce, è dura, è elettrizzante”, per dirla con Christian Barozzi vicepresidente della “Lugano scherma” e suo responsabile agonistico) sia i temi dell’inclusione e della trasmissione di valori primari. Sottolineata inoltre quella che è la prima peculiarità dellla scherma in carrozzina, vale a dire la possibile integrazione con la scherma in piedi dal momento che materiali, regole ed armi (fioretto, sciabola e spada) sono esattamente gli stessi; l’unica differenza sostanziale, anzi, è data dal bersaglio nella spada (tutto il corpo per la scherma in piedi, la sola parte superiore del busto per la scherma in carrozzina). Nella foto, un momento delle dimostrazioni; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.