Secondo il teorema accusatorio inalberato contro Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria (Italia) e che da ieri si trova agli arresti domiciliari, 74’000 euro avrebbero costituito il prezzo della “dazione ambientale” da parte di un imprenditore. Secondo Artem Dekhtyarenko, portavoce del “Servizio di sicurezza dell’Ucraina-Sbu” ovvero di un’agenzia di controspionaggio et similia al servizio del presidente dello Stato e ora, dunque, di Volodymyr Zelenskyi, 74’000 euro è la cifra che l’ipotetico membro di un ipotetico gruppo di mercenari avrebbe ricevuto per portare a termine l’assassinio dello stesso Volodymyr Zelenskyi. Al netto delle ombre sull’uno e sull’altro caso, e dubitandosi dell’essere questa una partita di giro (follia), una constatazione: siamo in clima di Basso Impero, la corruzione va via al prezzo di un “garage” in Gambarogno…