Non gli si perdona la tentata truffa all’esame per la licenza di condurre: perché un incapace al volante e sulla strada è pericolo per sé e per il prossimo, innanzi tutto, e poi perché non è vietato il mettersi sui libri o davanti allo schermo del “personal computer” per imparare che cosa siano strisce segnali luci e semafori, e poi ancora perché, qualora non siano scoperte per tempo, le furberie comportano un costo anche in termini di credibilità degli esaminatori e del sistema. Di ben altro che la prova teorica non superata – trucco tentato, e che gli costa ad ogni modo una denuncia – ha dovuto tuttavia preoccuparsi un cittadino straniero per il quale si è reso necessario stamane un trattamento chirurgico al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como): l’uomo, sorpreso a barare durante il “test” con domande a risposta multipla, ha rischiato infatti di subire una grave lesione all’apparato uditivo dal momento che l’auricolare, collegato con un ricevitore a sua volta in frequenza con un suggeritore esterno, si era incastrato in fondo all’orecchio destro con potenziale pregiudizio per la salute del soggetto medesimo; i sanitari sono dovuti pertanto intervenire per una delicata estrazione dell’oggetto, tra l’altro prova supplementare della truffa che era in corso. Si tratta, per la cronaca, del secondo caso dello stesso genere nel volgere di pochi giorni, e sempre alla “Motorizzazione civile” in Como. A quanto pare, il taroccatore di esami aveva pagato una somma piuttosto ingente per farsi “prestare” il “kit” tecnico – microvideocamera compresa – e per godere dell’assistenza vocale da un dettatore “esperto”.