Home CRONACA Portò il mondo a scoprire il mondo. Sergio Mantegazza, ultimo viaggio

Portò il mondo a scoprire il mondo. Sergio Mantegazza, ultimo viaggio

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Ad esequie avvenute, nel segno di una tradizionale riservatezza nel contesto familiare, è stato dato oggi l’annuncio della morte di Sergio Mantegazza, imprenditore, luganese con ascendenze “momò”, noto per l’impegno professionale nel mondo del turismo, nel ramo immobiliare e nelle attività benefiche. Sergio Mantegazza, il cui decesso è avvenuto l’altr’ieri, era di dinastia con origini lombarde e stanziatasi in Ticino tre secoli addietro; 96 le primavere festeggiate alla fine di ottobre; un fratello minore- per distanza di un anno e 12 giorni – nel nome di Geo Mantegazza, “dominus” storico dell’Hockey club Lugano; “storico” il matrimonio (1955) con Sebastiana Aristela Hernandez, spagnola delle Isole Canarie e figlia di un funzionario pubblico a Tenerife; tre i figli (Fabio, 1955; Maria Dolores, 1956; Paolo Sergio, 1969, deceduto tragicamente a fine gennaio 2004 nella Contea di Arapahoe, Colorado, Stati Uniti).

La fortuna economica di Sergio Mantegazza, valutata attorno ai 2.4 miliardi di dollari secondo la rivista “Forbes” (dati 2023), si era formata con l’espansione degli investimenti nelle attività turistiche sulla scorta delle intuizioni di Antonio Mantegazza, padre di Sergio e di Geo nel matrimonio con l’insegnante Angela “Angelina” Ribolzi, che già nel 1928 offriva servizi passeggeri e merci via acqua sul Ceresio; un lungo percorso sino ad arrivare alla flotta dei pullman di linea (33 veicoli nel 1950), indi il lancio dei “pacchetti vacanze” per l’estero (inizio Anni ’60), l’ingresso in una compagnia aerea – la “Monarch airlines”, con base a Luton, nel Regno Unito – quale finanziatore di due professionisti messisi in proprio dopo esperienze alla “British eagle international airlines” (operazione condotta quasi contestualmente alla nascita della società; nel 2014 la dismissione dell’“asset” con vendita della compagnia stessa ad un fondo di investimenti); del 1975 la costituzione formale di un’identità che avrebbe spopolato in Europa e nel mondo, al secolo il marchio “Globus viaggi” già concepito da Antonio Mantegazza per l’appunto come “Globus”. Il tutto, e sempre, sulla scorta di un concetto: far viaggiare per far scoprire, far scoprire per far godere delle meraviglie del mondo.

Poderosa poi l’espressione della “Immobiliare Mantegazza Sa” (tra le proprietà, sotto direzione della nipote Vicky Mantegazza figlia di Geo, figurano il palazzo su cui campeggia il marchio familiare, l’“Aristorama” ed il “Palace” ovvero l’area residenziale e commerciale nel complesso del “Lac”). Per quanto da anni avesse trasferito il domicilio fuori dal Cantone, stretto fu il legame di Sergio Mantegazza con l’“Università della Svizzera italiana”, cui furono destinate significative risorse; rilevante anche l’attività della fondazione di famiglia. Fra le passioni personali, il mare e la navigazione.