(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.38) Una fuga più stupida che folle, danni fisici causati a sé stesso, danni materiali a terzi, ed infine le manette ai polsi con temporanea dislocazione del soggetto in struttura sanitaria. È infatti ricoverato in ospedale il giovane straniero – 20 anni l’età riportata, sedicente cittadino del Regno del Marocco, dichiarata residenza nel Paese di origine e pertanto ci sarebbe da domandarsi come mai stesse circolando nel Sopraceneri centroorientale – fermato e tratto in arresto nel corso della notte dopo serie di episodi da ridicola sceneggiatura in terza serie a Bollywood ed invece – si legga poi la ricostruzione – talmente reali da sfiorare l’inverosimile.
Accadimento principe, e scaturigine d’onne disgrazia, ieri sul farsi delle ore 23.00, quando un agente fuori servizio della Polcom Bellinzona transita dalle parti di via Ressiga a Bellinzona quartiere Giubiasco e scorge il soggetto nel momento in cui, alla guida del furgone di un’agenzia di pompe funebri e con targhe ticinesi, va a sbattere contro un manufatto; e non può non destare sospetti, suvvia, il fatto che quel conducente non si fermi almeno per controllare i danni al mezzo. Ergo: comunicazione alla centrale, descrizione dell’auto (che risulta essere stata rubata), sta accadendo questo e quest’altro, vediamo il da farsi; e, difatti, gli agenti vedono e provvedono, giungendo con una pattuglia sulle sponde della Morobbia e individuando il veicolo all’interno dell’alveo. Non solo: sulla scena giunge un commissario – anch’egli fuori servizio – della Polcantonale, e sono gli occhi di quest’ultimo a scorgere la sagoma di un tizio che sta nuotando nel fiume. Attivazione del dispositivo di ricerca, valendo il principio secondo cui chi in acqua è dall’acqua prima o poi uscirà, volente o nolente. Ed esce infatti, dalla Morobbia, il giovane in fuga; esce, e seguendo forse un Gps installato sulle sinapsi arriva persino alla stazione Ffs di Cadenazzo. Dove la fuga finisce per intervento di agenti della Polcantonale cui spetterà anche il compito di chiamare un’ambulanza: il 20enne, tra un incidente e l’altro ed il bagno notturno, lamenta traumi e lesioni che in ospedale saranno confermati essere di media gravità.
Nel frattempo, ricostruzione dei fatti e recupero del mezzo portato allo schianto nella Morobbia, con presenza di effettivi della Polcantonale, della Polcom di Bellinzona e dei Pompieri di Bellinzona (tre mezzi, 11 uomini), e caso chiuso per quanto riguarda la stretta cronaca. Inchiesta nelle mani della procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis.