Sta forse nella reinterpretazione della sua identità, cioè nell’acquisire un lavoro in cui il soggetto sia ritratto e nel rielaborarne i contenuti, l’unica via per raccontare qualcosa di nuovo circa Andy Warhol e senza scadere nella mitizzazione o nel “già detto”. Ci provano, con la mostra in apertura lunedì 16 settembre negli ambienti della “Artrust” di Melano (via Pedemonte di Sopra 1), due artisti che da una foto firmata da Karen Bystedt, ed appartenente alla serie “The lost Warhols”, sono partiti per sviluppare ragionamenti in forma raffigurativa, ciascuno dando spazio alla propria cifra stilistica; a rigore di prodromo dell’allestimento, progetto destinato a cogliere nel segno. “One. Two. Andy” il titolo scelto per quello che è al contempo un tributo al valore del re della “pop art” ed una dichiarazione di libertà dai canoni; lavori in esposizione sino a venerdì 20 dicembre, chiusura nei soli festivi, apertura dal lunedì al venerdì tra le ore 10.00 e le ore 18.00 ed il sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.00; ingresso libero. In immagine, uno degli allestimenti della mostra.