Altro che ipotesi di rientro per gli inquilini del condominio fatto sgomberare giovedì scorso: alle 25 persone uscite d’urgenza dalla palazzina “C” nel blocco edilizio “La Cavetta” in frazione Creva a Luino (Varese), stante la frana staccatasi dal costone sovrastante poco prima delle ore 8.00 di mattina, si sono aggiunti oggi i circa 30 residenti nella palazzina “B” del medesimo complesso, invitati con cortese fermezza a lasciare i 16 appartamenti interessati, e ciò per prima cosa in ragione di esigenze cautelative ossia del rischio di possibili “distacchi di materiale” durante le operazioni prossime venture di messa in sicurezza. Sempre consistenti i timori di un altro fenomeno franoso, tanto che ai proprietari della collinetta a monte degli edifici è stato proprio oggi intimato di intervenire con provvedimenti definitivi e che, in sostanza, risultino risolutivi; tempo 30 giorni per la presentazione di un progetto, tutto a carico dei privati cui anzi i vertici dell’Amministrazione comunale di Luino hanno prefigurato obblighi di pagamento per le spese “sostenute e da sostenersi in emergenza”. Alcuni degli inquilini hanno trovato alloggio tra parenti ed amici; per altri si sono aperte le porte della residenza “Villa Immacolata” a Castelveccana (Varese) frazione Ronchiano.