Da Lugano a Ginevra, quale ospite e relatrice in un evento dell’“Organizzazione mondiale della sanità” alle Nazioni unite, la docente e scrittrice Anna Bacchia, fondatrice del “Consciousness institute” oltre che ideatrice dell’“One earth choir” che prende forma ogni anno, il 21 febbraio, con il canto e con l’esecuzione in simultanea del medesimo brano in ogni angolo del mondo: domani, martedì 15 giugno, nel contesto degli “Obiettivi di sviluppo sostenibile-Sustainable development goals”, la presentazione del progetto culturale di formazione “Inin Edu”. A tale appuntamento farà séguito, già mercoledì 16 giugno, un seminario di prima sperimentazione dei temi fondamentali compresi nel menzionato “Programma Inin”, laddove “Inin” sta per “intelligenza intuitiva” (ed un’altra sillaba “in”, come racconta Anna Bacchia, potrebbe starci per dire che tale intelligenza intuitiva è “inesplorata”). Chiave di riferimento: “Una nuova narrazione verso una cultura della sintonia centrata sull’uomo”, su percorsi che vengono condivisi e realizzati in collaborazione con varie figure quali Alessandro Pasquali (citato quale “geniale scopritore di una innovativa tecnologia di comunicazione attraverso la luce, tecnologia che aiuta a ridurre l’impatto elettromagnetico sugli organismi viventi”), Paolo Renati (“fisico d’avanguardia, umanista, illuminato innovatore di paradigmi scientifici”), Everine van De Kraats (“scienziata, ricercatrice delle dinamiche dell’acqua, iniziatrice dell’illuminante “World water community”), Hiroo Saionji e Masami Saionji (“promulgatori della “Fuji declaration”, la più illuminata dichiarazione mondiale di pace, elevata ogni anno al mondo dal solenne monte Fuji, in Giappone”) ed altri.