Dall’occasionalità all’abitudine, dall’abitudine al vizio: il vizio di perdere quando già si avverte profumo di successo, o almeno di un “vero” risultato utile. Spediti marciano sul sentiero delle delusioni che fan séguito alle illusioni i BiascaTicino Rockets, da stasera con “record” in misura d’un quarto contro tre quarti restando otto i successi contro 24 sconfitte in campionato; una volta di più, con vantaggio provvisorio strappato in un “power-play” finalizzato da Matteo Romanenghi (11.32) giunto in rinforzo dal Lugano, e poi con aggancio e sorpasso (29.25, Dario Kummer; 30.13, Stefan Tschannen); vanificato da due penalità minori il finale del confronto; sconfitta ad ogni modo difficilmente contestabile, solo che si tenga conto dei soli 16 tiri contro 43 e quindi della pressione gravata su Davide Fadani portiere titolare. Prospettive? Beh, non è difficile il giungere a varie conclusioni. Nessuna delle quali, a rigore delle ultime evidenze, è sbagliata.
I risultati – Langenthal-BiascaTicino Rockets 2-1; Winterthur-AccademiaZugo 2-3 (ai rigori); Visp-Turgovia 2-3 (ai rigori); Ajoie-Olten 3-1; LaChauxdeFonds-Sierre 8-5; Kloten-Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht 5-3.
La classifica – Kloten 70 punti; Langenthal 66; Ajoie 60; Olten 55; Sierre 53; LaChauxdeFonds 50; Turgovia 44; Visp 37; Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht 34; AccademiaZugo 32; BiascaTicino Rockets 28; Winterthur 23 (AccademiaZugo 34 partite disputate; Winterthur 33; Kloten, Langenthal, Olten, BiascaTicino Rockets 32; LaChauxdeFonds 31; Sierre 30; Turgovia, Visp, Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht 29; Ajoie 25).