A due risultati utili su tre dovevano puntare stasera, nel turno di andata della seconda serie di “play-in”, gli hockeysti di casa AmbrìPiotta; non con il migliore, ma di certo con un utile riscontro essi tornano ora da Bienne, avendo timbrato un pareggio per 1-1 cioè avendo messo mezza piastrella sulla strada verso l’ultimo posto disponibile per il “play-off” di National league. Fra 48 ore, alla “NuoValascia” di Quinto, si tratterà ovviamente di vincere ma non necessariamente entro i 60 minuti regolamentari; sembra cosa dappoco, ma questo è l’unico “piano B” disponibile in un doppio confronto da “Ok Corral”. Nel frattempo, onore ai biancoblù che tra l’altro, per buoni 26 minuti, sono stati avanti nel punteggio grazie a Manix Éric Landry (2.56), assist di Jesse Virtanen e di Jakob Lilja; dallo sviluppo di una penalità minore ormai scontata, tra il 27.04 ed il 29.04 (fuori Inti Pestoni), il pareggio firmato da Tino Kessler (29.08). Leventinesi attenti alle coperture e con un Benjamin Conz – al posto di Janne Juvonen: scelta azzeccata, per di più permettendo di inserire tre stranieri in difesa – su livelli di efficienza da massimo in carriera (peraltro: solo nella stagione regolare 2012-2013 il portiere, prossimo a trasferirsi all’Ajoie, ha avuto una percentuale di parate superiore a quella ottenuta nel campionato 2023-2024); quattro situazioni da cinque-contro-quattro concesse ai bernesi, per parte loro indisposti a concedere alcunché.
Palo di Michael Spacek al 15.15, e sarebbe stato lo spartiacque del confronto; francamente irritante la penalità inflitta all’Ambrì su doppio richiamo per anticipato ingresso di un giocatore in area di ingaggio; qualche perplessità resta circa l’affossamento dello stesso Michael Spacek da parte di Ramon Tanner, nel finale, senza intervento degli zebrati. Dopodomani il verdetto: prima la si chiude, e non c’è motivo per non chiuderla come tutti sperano, e meglio è.