Strada con disco rosso, per quanto sia stato incamerato un punto al supplementare, quella affrontata oggi dal Lugano nel quarto impegno della fase “a gironi” della Champions’ hockey league: sul ghiaccio del Tampara Tappere, compagine da cui i bianconeri erano già stati sconfitti alla “Resega” di Porza, un 2-3 che scarica palate di incertezza sulle prospettive di qualificazione della squadra. Chiaro: due partite da disputarsi e sempre contro gli Eisbären Berlino, con sei punti sarebbe tutta aritmetica da godimento, ma si sta per l’appunto parlando di quei germanici che, ormai tagliati fuori da qualsiasia ambizione di piazza d’onore nel gruppo “E”, probabilmente se la giocheranno senza paturnie e, tra l’altro, potendo contare su qualche rientro; gli Eisbären stessi, peraltro, appena l’altr’ieri erano riusciti a soffiare un punto al Tappara Tampere. I cui giocatori, e con questo si chiude il cerchio, potrebbero anche scegliere di dare una mano allo Skelleftea che con il 5-3 nell’altra sfida di giornata si è portato ad una sola lunghezza dal Lugano. Scusateci la sensazione, guai a cadere nella spirale del complottismo, ma così com’è strutturata la Champions’ hockey league si presta assaissimo a piccole, micragnose, antipatiche manovre da retrobottega.
Del Lugano si dirà che non ha demeritato, che il punto preso è almeno una modesta ricompensa per la trasferta e che le cose sarebbero andate in modo diverso se il rientrante Romain Loeffel, al momento del bisogno, non avesse stroncato un avversario causando inferiorità numerica e conseguente goal al 62.38, autore quel Brady Austin che in Finlandia cerca un rilancio dopo stagione poco proficua in Khl (ma l’anno prima, con il Rytiri Kladno che è poi la squadra in cui milita Jaromir Jagr, era stato devastante in produzione. Da difensore). Uomo del giorno, parlandosi di castagnari da retrovia, un “enfant du pays” come pochi si trovano, al secolo Elia Riva bellinzonese di Claro, doppietta con due singoli ed altissimi pesi specifici: per l’1-2 a 16 secondi dalla seconda sirena (prima di lui, sul fronte Tappara, a segno Casimir Jürgens al 6.25 e Lassi Vanhatalo al 28.18), e per il 2-2 a 47 secondi dall’ultima sirena, Mark Arcobello suggeritore in amendue i casi. Nel bene e nel bene Niklas Schlegel a difesa della gabbia. De mortuis taceatur.
La classifica – Tappara Tampere 10 punti; Lugano 7; Skelleftea 6; Eisbären Berlino 1.