Sarebbe dovuto essere, il 2020, un tempo speciale per il “Forte Mondascia” e per quel che su di esso si concentra; erano in programma, ad esempio, le celebrazioni per gli 80 anni effettivi dalle prime opere nel quadro della “Linea Lona”, progettto di fortificazione lungo l’asse da Lodrino ad Osogna e che prese forma fra il 1939 ed il 1943. Saltato quel programma, causa Covid-19; e saltato anche tutto quel che stava in calendario tra primavera ed estate, sussistendo vincoli igienico-sanitari che comportano restrizioni almeno sino alla fine di agosto, tagliando l’erba sotto i piedi degli appassionati di escursioni storico-naturalistiche. Conseguenze: annullata parte degli appuntamenti, rinviati altri eventi con calendario da ridefinirsi; “In linea di massima – così Osvaldo Grossi, presidente dell’“Associazione opere fortificazioni del Canton Ticino” – contiamo di riaprire nel fine-settimana su sabato 3 ottobre, e stiamo pertanto riprogrammando la stagione per ottobre e novembre. Non esitiamo tuttavia a dirci preoccupati per il futuro del museo: a causa del “Coronavirus” siamo rimasti fermi al palo, in pratica dovendo sostenere tutti i costi (nel periodo di chiusura abbiamo svolto e continueremo a svolgere regolare attività di manutenzione esterna ed interna), ma senza poter beneficiare di alcuna entrata. In pratica, non riceviamo alcun sostegno pubblico”.
Esigenze varie, dunque: tra queste la ricerca di volontari, fra i militi in congedo e tra gli appassionati, in vista di una invero non immediata apertura; interesse particolare per artigiani, cucinieri e giardinieri; previsti incontri di formazione, richiesto impegno “regolare, per quanto possibile”; nelle giornate di lavoro intere è previsto un pranzo in comune (per informazioni, “e-mail” all’indirizzo grossiosvaldo@ticino.com).