Nella serata di giovedì 17 settembre, questo quotidiano ed alcuni altri (non tutti, ma la cosa è trascurabile. Trascurabile, almeno, da parte di chi la notizia pubblicò) raccontarono ai lettori che l’amichevole di hockey tra AccademiaZugo e BiascaTicino Rockets era stata interrotta al termine del primo periodo, una volta che la dirigenza della squadra ospite era stata informata della positività al “Coronavirus” di un suo giocatore, come da esito del “test” su avvisaglie di malessere accusate dall’atleta stesso il giorno precedente. Il “Giornale del Ticino”, per completezza, riferì anche del punteggio acquisito a quel momento del confronto. Al momento della pubblicazione, nulla a proposito dell’accaduto era ancora comparso sui siti InterNet dell’una e dell’altra società; per quanto concerne i BiascaTicino Rockets, nemmeno una parola il giorno successivo; solo nel medio pomeriggio di oggi una “presa di posizione” dalla quale si evince che il contagio ebbe luogo e che parte del gruppo è stato posto in quarantena, cioè quel che qui era già stato scritto due giorni addietro (unico elemento “fresco”: la squadra tornerà ad allenarsi venerdì 25 settembre). Occasione mancata per svolgere una tempestiva opera di comunicazione sul tema che più di tutti, quest’anno, genera sensibilità; occasione mancata, inoltre, per dar prova di trasparenza. Per chiarezza: i comunicati “ex post” non servono a nessuno; la stampa, sulle notizie, arriva egualmente. Nella foto: la scherata tuttora presente (ore 21.25) sul sito InterNet dei BiascaTicino Rockets e pertinente alla partita di cui trattasi.