Tre, in un solo lancio, le notizie che giungono nel solco di un’operazione condotta in queste ore da effettivi della Guardia italiana di finanza in Como, compagnia di Erba, per l’appunto nei dintorni di Erba: innanzi tutto, l’avvenuto sequestro di manufatti pirotecnici (botti), in parte prodotti fuori dagli ordinari circuiti industriali e dunque privi delle autorizzazioni e dei controlli di qualità, per il peso di circa 100 chilogrammi ed in numero di oltre 2’000 pezzi; sulla scia di questo, la chiara percezione dell’essere stata stroncata un’attività commerciale parallela a quella registrata e destinata a clienti prioritari ma non ufficiali; infine, l’essere stato bloccato un potenziale rischio di esplosioni dal momento che petardi, bombe carta, batterie di fuochi d’artificio, “bengala” e “fontane” erano stipati in condizioni di scarsa se non nulla sicurezza. Il titolare del laboratorio, che tra l’altro utilizzava come deposito una parte del suo appartamento al piano superiore dello stabile, è ora sotto denuncia per detenzione di materiale esplodente senza autorizzazione dell’autorità, per aver fabbricato e venduto illecitamente prodotti pericolosi la cui commercializzazione è subordinata a licenza e per aver custodito materiale esplodente e ordigni artigianali all’interno dell’abitazione senza idonee cautele, in un locale contenente materiale infiammabile (solventi, vernici, legno, cartone) e privo di qualsivoglia strumento antincendio.