Fra le persone scomparse, secondo elenco di pubblico dominio perché presente sul sito InterNet della Polcantonale, il suo nome ed il suo cognome ed il suo volto sono ancora lì, in piena evidenza, ormai da giovedì 19 settembre e con riferimento ad un ultimo avvistamento di lunedì 16 settembre in quel di Novaggio, luogo di residenza dell’uomo che viveva in Ticino da una quindicina di anni. Realtà vuole invece che del cittadino italiano Gilberto Bracelli, originario di Caspoggio (Sondrio), professione cuoco, siano le spoglie mortali individuate stamane a Luino (Varese), zona compresa tra via San Pietro e via Carlo Goldoni e dunque a breve distanza dal cimitero; a scoprire il cadavere è stata una donna trovatasi in prossimità della “Baita degli Alpini” durante la passeggiata con il cane. I familiari dell’uomo, di cui fra quattro giorni sarebbe ricorso il 57.o genetliaco, sono stati informati dei fatti.
Secondo la ricostruzione più probabile, Gilberto Bracelli si era mosso da Novaggio attorno alle ore 15.00 di lunedì 16 settembre per raggiungere Tresa e per passare poi oltre la frontiera a Lavena Ponte Tresa (Varese); qui l’uomo, che a quanto pare era privo sia di documenti sia del telefono cellulare, aveva accusato un malore riportando anche alcune ferite alla testa e per tale motivo era stato assistito da personale sanitario e trasportato in sede nosocomiale al “Luini Confalonieri” di Luino; di martedì 17 settembre, tuttavia, l’allontanamento volontario dalla struttura ospedaliera, a quanto pare in direzione della stazione ferroviaria di Luino e poi a monte della stessa. Sul corpo sarà effettuata l’autopsia.