Home CRONACA È morto Aldo Pessina, l’uomo delle ultime certezze tra i liberali luganesi

È morto Aldo Pessina, l’uomo delle ultime certezze tra i liberali luganesi

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Per 28 anni fu nel Legislativo di Lugano, e da primo cittadino tra il 1999 ed il 2000; da membro della Direttiva cittadina, sette anni come membro (1988-1995) ed 11 da presidente sezionale (1995-2006), carica che in qualche modo gli rimase sotto forma non operativa essendo egli stato nominato presidente onorario – caso che resta unico – nel 2006. Era l’uomo delle certezze, uno tra gli ultimi fari del liberalismo “d’antan”, Aldo Pessina, scomparso nella notte di mercoledì all’età di quasi 88 anni; assicurò mezzo Distretto, si diceva, per professione, e rassicurò il Distretto intero, egualmente si diceva, sulle sponde di una compagine politica che egli sapeva benissimo avviarsi verso l’essere un “già partitone”; anzi, proprio su frasi da tedofori accecati egli si irrigidiva, amando poco o per nulla le edulcorazioni in stile “Siamo un grande partito”.

L’attività di assicuratore era nel Dna di famiglia sin dall’inizio del secolo scorso, prima rivendicazione all’anno 1904; sulla scia del padre Gianni, Aldo Pessina divenne multimandatario nel 1965 e quasi 40 anni più tardi si concesse una ragione sociale come “Aldo Pessina e associati”, trasformatasi infine nella “Gsf partners Sa”. In àmbito sportivo, promotore o copromotore di tutto quel che era possibile inventare su ruote: con Silvio Moser (pilota, primo ticinese a punti in “Formula 1”; a lui egli dedicò anche un libro) e Pablo Foletti (giornalista, di cui era tra l’altro cognato avendo Pablo Foletti sposato Pia Pessina, sorella di Aldo che era dunque zio di Michele Foletti odierno sindaco di Lugano), mise in piedi “Esposauto”, straordinaria vetrina dei motori da corsa in un “Padiglione Conza” nel quale diventava difficile persino l’entrare, tanto per la qualità dei veicoli esposti quanto per la presenza di piloti dalla caratura internazionale; era il 1967, fu scelta la cadenza biennale, già a partire dalla terza edizione entro nel gruppo degli organizzatori anche il pilota Gianclaudio “Clay” Regazzoni. Aldo Pessina stesso era stato buon volante, tra il 1962 ed il 1974 quando decise di chiudere la carriera (in coincidenza con la tragica morte dell’amico Silvio Moser), giungendo a vincere una “Quattro ore” a Monza proprio in coppia con Gianclaudio “Clay” Regazzoni, e spesso correndo nei “rally” tra Europa e Sudamerica. Fra le altre passioni, il tiro sportivo, la scrittura e la musica con la “Lüganiga band”.