Cocaina a pacchi arrivava dall’Italia, in gran parte trovando il Locarnese quale “terminal” per lo spaccio e per quota minore ripartendo da qui con destinazione la Svizzera interna; e qualcosa, di quel traffico, è rimasto fuori dalla disponibilità dei criminali, come attesta l’avvenuto sequestro di sostanza stupefacente per circa 300 grammi. Otto in tutto – a renderlo noto sono stamane fonti del ministero pubblico, dichiarandosi l’avvenuta chiusura degli accertamenti – le persone arrestate grazie alla cooperazione tra uomini della Polcantonale e loro colleghi della Polcom Locarno; indagini sullo sviluppo per otto mesi, a marzo le prime manette (sbarre per uno svizzero domiciliato a Locarno e per un albanese clandestino su suolo elvetico); via via altri arresti, cinque svizzeri residenti nel Locarnese ed un altro albanese con qualifiche pari a quelle del connazionale. Le attività illecite sono state svolte a partire dal 2020 e si sono interrotte ad inizio 2022. Sequestrate anche varie migliaia di franchi.