(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.43) Dati da prendersi come sempre per quel che valgono, e cioè dandosi priorità ai fatti che contano, quelli che si dipanano dopo il fine-settimana sul fronte della lotta al “Coronavirus” in Ticino: a fronte di sette nuovi casi di contagio annunciati (3’442 dalla prima situazione annunciata, ovvero dalla metà della terza decade di febbraio) consta infatti la permanenza dello zero alla casella dei decessi, 350 in tutto e così è ormai da venerdì 12 giugno. Ancor meglio, come emerge dagli aggiornamenti sulle pagine InterNet dell’Ufficio del medico cantonale, lo stato dell’arte per quanto riguarda i ricoverati: dimissioni a quota 922 (più una), uscita dalla terapia intensiva per l’unico paziente che lì ancora si trovava, due in tutto (e, dunque, entrambi in reparto) gli ospiti di strutture nosocomiali. Quadro generale dalla Svizzera, con riferimento alle informazioni numeriche (su quelle “commentate”, ad esempio con riferimento all’errore mostruoso sul primato dei luoghi di contagio, si preferisce al momento sorvolare) secondo riscontri dell’Ufficio federale sanità pubblica: 66 nuove infezioni confermate in laboratorio (35’616 in tutto), zero decessi (1’707), zero ricoveri (4’347), 1’983 “test” effettuati (803’725); 1’041 risultano le persone in isolamento, 2’877 i loro “contatti” postisi o posti in quarantena.