La differenza anagrafica di tre anni, a parer suo, sarebbe passata inosservata. Errore: gli agenti della Polizia di Stato in Como sapevano benissimo di avere a che fare con lui, 21enne ricercato, anziché con il fratello 18enne per il quale tale soggetto si era spacciato; e, ad ogni modo, per ottenere una conferma è bastata loro una breve trasferta sino alla Questura. Dove a conferma si è aggiunta conferma: il tizio, un algerino a quanto pare titolare anche di passaporto italiano, doveva tornare dietro alle sbarre per avvenuta sospensione del provvedimento alternativo all’esecuzione della pena in carcere (all’origine, reati di vario genere sia contro le persone sia contro il patrimonio), e questo avverrà; in più, altra denuncia per falsa attestazione di generalità.