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Chi dice dazio dice strazio: Borse europee in attesa (Zurigo compresa)

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.42) In apparente tendenza al recupero della parità, dopo minimo alle ore 9.08 su quota 11’948.44 punti, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo che, al pari delle altre piazze europee, s’appresta a fare i conti con l’esito delle trattative in materia di dazi tra Washington ed il resto del mondo, primo “test” fra 48 ore: all’ultimo riscontro, attestazione sugli 11’958 punti circa con limatura pari allo 0.11 per cento ed un nulla cosmico per i cacciatori di emozioni, minima com’è la distanza tra i rebbi (picco per “Swiss Re Ag”, più 1.12 per cento; sulla coda “Sonova holding Ag”, meno 0.77). Nulla di che anche dall’allargato, dove pur a scarse quantità negoziate si distingue al momento il titolo “Curatis group Ag” (comparto farmaceutico) con progresso nella misura del 7.18 per cento. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.36 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.04; Ftse-100 a Londra, meno 0.14; Cac-40 a Parigi, più 0.01 per cento; Ibex-35 a Madrid, meno 0.02. Cambi: 93.47 centesimi di franco, 79.57 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in marginale progresso attorno ad 86’807 franchi per unità.