Investimento complessivo da 22.5 milioni di franchi, con sussidio cantonale prospettato nell’entità di circa 6.5 milioni di franchi, per il “Piano cantonale di approvvigionamento idrico” del Bellinzonese, progetto portato a termine in queste settimane ed operativo con tre nuovi pozzi di captazione e serbatoio nella riserva idrica cantonale nelle frazioni Gorduno-Gnosca oltre a serbatoio nella frazione Carasso (unità ampliata), stazione di ripresa in località Chiosso, dorsale principale e condotte di collegamento con la rete distributiva. Adottato nel 2012 ma prefigurato nel 2009 con alcune opere urgenti, il piano – declinato per il Bellinzonese in base alla Legge sull’approvvigionamento idrico del 1994 – è stato dunque ultimato nell’arco di due lustri ed è emblematico del programma di interventi analoghi per un totale di 24 progetti adottati fra il 2003 ed il 2019. Prossima tappa, l’avvio dello studio di una variante per il comprensorio del Bellinzonese, in modo da includere i nuovi quartieri della città e da verificare possibili interazioni con i Comuni e con i comprensori limitrofi.