Fosse per i furti, vabbè: ormai è invalsa l’abitudine a derubricare, a passar sopra, a considerare tale reato come uno tra i mali minori. Gli è che, mentre due dei delinquenti si erano arresi alle forze dell’ordine una volta individuati, gli altri due loro sodali o accoliti avevano reagito in modo brutale categoria “banlieue” di Marsiglia, cioè pestando gli agenti e causando loro lesioni e traumi; e qui scatta ben altro. Dopo accertamenti esperiti, tutti in manette i componenti dell’improvvisata banda formatasi presumibilmente in quel del “Centro federale d’asilo” in Chiasso e che in acribica attitudine delinquenziale, nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19 maggio, stava passando al pettine qualche fila di auto dalle parti di Biasca, in parte con effrazione ed in parte senza scasso, facendo incetta di ogni valore comprese le monetine; trattasi di un 30enne algerino, di un 25enne algerino, di un 24enne marocchino e di un altro 24enne marocchino, soggiornanti giust’appunto a Chiasso ma abituati a fare le ore piccole fuori dalla struttura, e circa i quali consta in verità una sfilza lunga così di sospetti per varie attività illecite in varie località del Ticino ed in vari tempi, prevalente il titolo concorsuale, non disdegnate le incursioni individuali.
Determinante, ai fini degli arresti finalizzati in due tappe (tizio Alfa e tizio Beta, sùbito; tizio Gamma e tizio Delta, sugli sviluppi di indagine), l’opera svolta da due cittadini che, resisi conto della presenza dei quattro sospetti, su due si sono precipitati in modo tale da garantirne il fermo all’arrivo di effettivi della Polcantonale; degli altri, quelli scappati credendo in tal modo d’essersi cavati d’impaccio, s’ebbe contezza grazie a descrizioni ed a controlli incrociati. Cosucce da aggiungersi al conto: furto aggravato (in subordine, ripetuto furto); ripetuta violazione di domicilio; ripetuto danneggiamento; abuso di un impianto per l’elaborazione di dati; lesioni semplici e vie di fatto. Per nulla marginale, ancorché entrato nell’inchiesta quale elemento tangenziale, la contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Amen.