Nei tempi in cui tanti rivendicano ruoli apicali in battaglie dall’alto profilo e per l’onore e per i diritti, qui a bottega rimaniamo sui minimi cioè su piccole cose che potrebbero cambiare, e risolversi, solo che su di esse fosse posto un giusto grado di attenzione. Quella sui risultati esuberanti nell’hockey giovanile rimane questione su cui pestiamo, considerandosi diseducativi non già l’agonismo e la competizione (che devono esserci, che sono elementi costitutivi nella maturazione e nella crescita personale; poi possiamo discutere sui termini per far felici le anime belle della puericultura estesa sin oltre l’era adolescenziale, ma tale è e resta la sostanza), ma la ridondanza di certi punteggi dei quali può poi succedere che alcuni allenatori, alcuni istruttori e persino alcuni formatori – cioè coloro cui affidiamo figli e nipotini per una quota del tempo educativo, giust’appunto – arrivino a gloriarsi. Consueta galleria degli orrori ultimi: mercoledì 16 dicembre, Kandersteg-GstaadSaanenland 15-0 (“Under 13-A”), Seetal-Wohlen Freiamt 25-0 (“Under 13-A”) e Dübendorf-Uzwil 13-0 (“Under 15-A”); sabato 19 dicembre, Raron-Sierre 0-15 (“Under 13-top”), NwuBlack-ZuchwilRegio 2-22 (“Under 15-A”), Eisbären San Gallo-Winterthur 18-2 (“Under 13-A”), Sursee-Reinach 21-3 (“Under 15-A”), Lucerna-GdT1 Bellinzona 0-18 (“Under 15-A”) e Coira-Sankt Moritz 18-4 (“Under 17-top”); domenica 20 novembre, ValaisChablaisFutur-LhcAcademy 22-1 (“Under 15-A”), Langenthal-Reinach 23-4 (“Under 13-A”) e IllnauEffretikon-FeldkirchIunior 23-4 (“Under 13-top”). A mo’ di corollario, ancora nella giornata di sabato, si faccia memoria di OltenProspects-Berna96squadrarossa 26-2, sempre in categoria “Under 15-A”: a partita chiusa, un frustrante picco di 10 goal in 11 minuti dall’inizio del terzo periodo. Tirare al bersaglio in una porta di fatto sguarnita, oh, proprio un’esperienza che ti cambia la vita.