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Calcio Dnb / Folle finale: promosso il Winterthur, “harakiri” Aarau

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Il suicidio dell’Aarau, l’impresa dello Sciaffusa, la “missione speranza” portata a termine dal Winterthur: tre fatti, giunti a combinarsi effettivamente nell’ultimo quarto d’ora di una stagione da 36 giornate, rovesciano le gerarchie della cadetteria pedatoria e producono un esito per nulla scontato alla vigilia. Tutte e tre le squadre chiudono infatti a quota 65, ma per la differenza-reti (più 31, e ben implementata con il 5-0 ottenuto a Kriens) il Winterthur è primo e torna direttamente nella massima serie a distanza di 37 anni; lo Sciaffusa, autore di una rimonta a fari spenti su strada senza illuminazione, si sgancia nel finale e grazie al “più 24” timbra una piazza d’onore che varrà il “barrage” contro la penultima di Dna, probabilmente il Lucerna ma non è detto che non sia il Sion; l’Aarau, alla vigilia praticamente certo del trionfo (sarebbe bastato un pari interno con il Vaduz), precipita nella spirale delle paure, viene sconfitto per 1-2 e finisce a “più 20”, cioè terzo, cioè eliminato dalla corsa all’obiettivo prefissato e per il quale il “Brügglifeld” era oggi al “sold-out”.

Un “thriller” non era atteso, stante per l’appunto la presunta ovvietà dell’almeno minimo risultato utile che l’Aarau avrebbe ottenuto, e “thriller” invece è stato. Ininfluenti sulle sorti altrui erano i confronti Thun-Yverdon e NeuchâtelXamaxSerrières-Wil, che entrano pertanto in cronaca solo per la menzione dei risultati (rispettivi successi interni per 2-1 e per 5-2); tre dunque le partite da consultazione frenetica degli “Smartphone”. Aarau sùbito in ambasce, 0-1 dopo 11 minuti sulla firma di Tunahan Cicek che si ripete al 75.o; a quel punto il Winterthur sta viaggiando confortevolmente su ampio margine ed il tifo zurighese è tutto per il Vaduz; di mezzo si mette però anche lo Sciaffusa che, rimasto sotto il pelo dell’acqua fra il 21.o ed il 53.o (0-1 di Mergim Qarri, pareggio di Raul Bobadilla), al minuto 77 va in sorpasso con Agustìn Gonzàlez e spariglia ogni calcolo in casa Aarau. Dove l’incredulità diventa panico, dalle tribune al campo; assalto alla baionetta, lo 0-2 muta all’83.o in un 1-2 su rigore trasformato da Shkelzen Gashi; l’Aarau chiuderà su statistiche da assoluto dominio (24 tiri contro 10, 12 calci d’angolo contro quattro, possesso-palla al 64 per cento) ma sul punteggio non avrà influenza nemmeno un recupero da otto minuti.

La classifica finale – Winterthur, Sciaffusa, Aarau 65 punti; Vaduz 60; Thun 56; NeuchâtelXamaxSerrières 50; StadeLosannaOuchy, Yverdon 44; Wil 41; Kriens 13.