Specializzato nel trasferimento di sostanze stupefacenti, di sicuro, e quindi almeno qualificabile come “cavallo” della droga; a stabilire se si tratti di un trafficante nel senso stretto del termine saranno ora le autorità inquirenti, sulla scorta di informazioni altamente probanti che si affiancano all’avvenuto arresto in flagranza di reato. Un 30enne cittadino albanese e con residenza a Mariano Comense (provincia di Como), tra l’altro figura non sconosciuta alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto nelle scorse ore nel quadro di un’operazione al centro della quale si è trovato lo stesso 30enne, stanti i sospetti di un ruolo apicale nella “gestione” di importanti quantità di materia prima e/o lavorata: paziente il pedinamento dall’abitazione sino al casello dell’autostrada italiana A1 a Parma; qui il fermo ad opera di uomini della Guardia italiana di finanza (Comando provinciale di Lecco), l’ispezione all’abitacolo della vettura e, sotto due botole protette da sistemi di blocco sia elettronico sia meccanico, l’individuazione di cocaina per il peso di 11 chilogrammi e con suddivisione in 10 mattonelle. Il controvalore complessivo della merce sequestrata è stimabile nell’equivalente di un paio di milioni di franchi. Nella residenza del giovane, a Mariano Comense, è stata poi trovata cocaina per altri tre chilogrammi. Il 30enne è stato pertanto tratto in arresto ed associato alla casa di reclusione in Parma.