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Calcio Dna / Il Lugano che non ti aspetti: sconfitta interna, morale a terra

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Per stare con le migliori, come dimostra l’esperienza, due soli sono i modi: o vinci contro le migliori, ed allora puoi permetterti anche qualche scivolone quando sfidi qualcuno che con te se la gioca alla morte, o perdi contro le migliori ma fai sempre bottino contro le non migliori; una terza via non esiste, facendosi astrazione da certe nazioni totalitarie in cui la squadra del dittatore di turno gode del diritto assoluto di trionfo, quale che sia la sua forza. Se perdi con le migliori ed incominci a buttar via punti contro le peggiori, invece, hai scarso presente e nullo futuro: cosa che non si vorrebbe dover dire circa il Lugano pedatorio, oggi alla “prova del nove” e caduto al cospetto del Sion in partita mai sotto controllo al di là di quel che figura in alcune statistiche purtroppo fuorvianti rispetto al vento spirato dal primo all’ultimo minuto. L’essenziale: sconfitta per 1-3, effettivi due soli tiri nello specchio della porta avversaria (contro quattro), qualche conclusione a distanza ragionevole dai pali; sul conto degli ospiti, al 13.o, la prima vera occasione con palo colto da Kevin Bua; in un “amen”, fra il 42.o ed il 44.o, il transito dallo 0-0 allo 0-2 (a segno Baltazar Costa e Dimitri Cavaré), rientro parziale al 72.o grazie a Sandi Lovric, terza rete al passivo per soluzione trovata da Gaëtan Karlen all’84.o. Tutto qui il condensato, quanto alla delusione si aspetterà.

I risultati – Youngboys-Losanna 2-2 (ieri); Grasshoppers Zurigo-Lucerna 2-2 (ieri); Servette-Zurigo 1-0 (oggi); Lugano-Sion 1-3 (oggi); San Gallo-Basilea 2-2 (oggi).

La classifica – Zurigo 63 punti; Basilea 52; Youngboys 47; Lugano 46; San Gallo, Servette 41; Sion 33; Grasshoppers Zurigo 29; Lucerna 24; Losanna 17.