Curiosa davvero, l’Italia: è pronta ad elevare a salvatore della Patria uno il cui massimo merito riconosciuto è – sai quale mirabolante impresa – l’aver “salvato” l’euro, cioè uno fra gli strumenti che in Europa hanno scavato solchi tra poveri e ricchi. Il nome: Mario Draghi. Il quale, sul vertice della carriera, in Svizzera approderebbe di massima nel “board” di una media banca privata, confuso nel mezzo di vari altri, con modesto livello di partecipazione al dibattito ed ancora con minimo impatto sulle strategie dell’istituto.