(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.37) Sette altre vittime su suolo cantonale, tra ieri e l’alba di oggi, per “Coronavirus” in forma diretta o quale concausa del decesso; come da previsione in linea tendenziale, superata quota 500 vittime con ultimo dato a 503 unità dall’inizio di marzo, punto identificato quale inizio del tragico manifestarsi della pandemia. In crescita rispetto a ieri (ma i riscontri del lunedì sono sempre al pedice della settimana) il numero dei nuovi contagiati: 196 i casi, per un totale di 14’465, quasi 11’000 quelli della cosiddetta “seconda ondata”. Allarmante l’incremento per quanto concerne i ricoveri in ospedale: 41, pur a fronte di 45 persone dimesse; gli ospiti di strutture nosocomiali sono ora 375, con incidenza superiore al 10 per cento (38 soggetti) da parte dei degenti in terapia intensiva. Sempre in attesa di aggiornamento i valori su quota dei tamponi positivi (24 per cento in presenza di 1’063 “test” condotti, dato risalente a mercoledì scorso), persone in isolamento (1’706, evidenza di giovedì scorso) e persone in quarantena (3’241, idem). Sempre più preoccupante la situazione all’interno delle case per anziani: con gli ultimi quattro nel volgere di 24 ore, i decessi salgono a quota 214, ovvero il 4.56 per cento della popolazione residenziale considerandosi gli effettivi 4’692 posti-letto disponibili in Ticino; altri 21, con incremento pari al 7.55 per cento in un solo giorno, i contagi rilevati, per un totale di 299 positivi; un ricovero in più (e fanno 69), 30 su 68 le strutture in cui il “Coronavirus” è presente.